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PIAZZA ARMERINA – LA VILLA DEL CASALE DI GIAN ANTONIO STELLA PREOCCUPA LA LEGA. IL COMMISSARIO COMUNALE SALVATORE CIMINO: “FAVOREVOLI A CONSIGLIO COMUNALE URGENTE. L’AMMINISTRAZIONE COLLABORI COL PARCO ARCHEOLOGICO”

Di Ambra Taormina

– La meticolosa descrizione delle condizioni di degrado di una Villa Romana che “fa pena ridotta com’è”, proposta a mo’ di reportage di denuncia in un ampio spazio di colonne riservato sul quotidiano nazionale Corriere della Sera dal giornalista editorialista di chiara fama Gian Antonio Stella, allarma e amareggia il commissario comunale della Lega Salvatore “Totò” Cimino, che non ha mancato in queste ore di esprimere la propria preoccupazione e quella del partito, dicendosi oltremodo favorevole a che si convochi un consiglio comunale della massima urgenza, per trovare soluzioni immediate atte a raddrizzare le sorti del nostro sito archeologico di interesse mondiale, che dal 1997 è ufficialmente divenuto patrimonio dell’umanità iscritto nella World Heritage List in virtù della sua valenza culturale.

Salvatore “Totò” Cimino

“L’articolo relativo allo stato di incuria della Villa Romana del Casale, pubblicato dal Corriere della Sera e il cui contenuto è subito dopo stato rilanciato su Canale Cinque, non può non lasciarci amareggiati”. – dichiara Cimino – “Non sta a me giudicare di chi sia la colpa di tutto ciò, ma certo è che a questo punto sarà dovere di ciascun rappresentante istituzionale quello di spiegare ai cittadini piazzesi e al territorio tutto, cosa si vuol fare di questo bene patrimonio dell’umanità”.

“Come Lega – prosegue Totò Cimino – accogliamo favorevolmente la proposta avanzata da alcuni consiglieri comunali circa la necessità di un consiglio comunale urgente al quale dovranno essere invitate tutte le istituzioni provinciali e regionali, e che non sia una semplice passerella da gettare nel dimenticatoio in breve tempo. Ciò che mi aspetto, è che da questo consiglio si esca tutti uniti con un atto d’indirizzo che impegni la Regione a sbloccare immediatamente i fondi impegnati, che ammontano ad oltre 3.000.000,00 di euro”.

E qui, da parte di Totò Cimino, l’invito ovviamente rivolto all’amministrazione comunale affinché si impegni – con la collaborazione attiva del parco archeologico, e dando necessario mandato a mosaicisti competenti esistenti anche tra i concittadini – a limitare i danni causati da “chiazze biancastre”, “cerottoni di garza appiccicati”, e dall’umidità, che operano la loro azione nefasta brutalmente “scassando la trama di tessere musive”, così come riferito dall’analisi di Stella supportata da tanto di immagini dimostrative sulle pagine del Corriere.

Conclude infine Cimino: “Ci auguriamo che questo consiglio comunale sia l’occasione nella quale tutte le forze politiche possano collaborare affinché il segnale che dovrà arrivare alla politica Regionale, sia un messaggio di unità per il bene della più importante opera culturale del nostro territorio”.