PIAZZA ARMERINA- Fioccano le proteste di parecchi cittadini per i fumi delle canne fumarie municipali.

PIAZZA ARMERINA- Fioccano le proteste di parecchi cittadini per i fumi delle canne fumarie municipali. Le prime avvisaglie dell’inverno alle porte, ha dato il via all’accensione delle stufe da combustione domestiche, in svariate parti della città. Un odore acre che blocca il respiro e che impedisce l’ossigenazione delle abitazioni, stando alle lamentele pervenuteci. In tempi di COVID, qualcuno si spinge più in avanti, tanto da ipotizzare che le polluzioni emesse dall’utilizzo di legna, per alimentare le stufe in casa, possa essere un altro veicolo di trasporto del virus nell’atmosfera. ” Parecchi residenti hanno la necessità di garantire il corretto ricambio dell’aria- scrive un professionista locale- in specie in quelle dimore ove ci sono persone in isolamento domiciliare che hanno la necessità di far rinnovare, con frequenza, l’aria casalinga. Invece, anche l’apertura temporanea delle imposte, diventa impossibile perché si è ostaggi di pochi cittadini che, prepotentemente, accendono le loro stufe senza regole, senza alcun criterio e prevaricando i diritti di buon vicinato e di galateo civico. ” Polvere scura e maleodorante che si adagia sugli orti con le insalate e i pomodori appena piantati nelle zone periferiche della città o invade balconi e terrazze delle case in centro città, o il più delle volte, ricopre di cattivo odore la biancheria pulita, appena stesa ad asciugare. Il fenomeno è stato segnalato in contrada Aldovino, dove un portavoce dei residenti che intende rimanere anonimo, lamenta ” il persistente disagio legato alle canne fumarie accese che invadono l’aria di un fetore insopportabile, impedendo ogni possibilità di garantire il minimo ricambio di ossigeno all’interno delle abitazioni della zona”. In sintesi, quello che viene richiesto è l’adozione di norme regolamentari e di una forte sensibilizzazione, anche con controlli mirati, affinché sia garantito il diritto alla civile convivenza reciproca.
rlferrara