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ENNA- Accudiva la nonna e razziava, nottetempo, materiale sanitario all’Umberto I.

ENNA- Accudiva la nonna e razziava, nottetempo, materiale sanitario all’Umberto I. Il ladro seriale, autore di ben 15 colpi, è stato individuato dalla Polizia di Stato ennese. Recuperata la refurtiva sottratta al Centro Trasfusionale del nosocomio ennese e ricostruii tutte le dinamiche dei furti. Il giovane C.A. ventiquattrenne di Calascibetta, è stato segnalato all’autorità giudiziaria per furto aggravato poiché, in tempo di Covid 19, aveva fatto razzia di ogni bene utile per fronteggiare l’emergenza, sottraendo mascherine, guanti, termometri digitali, camici, detergenti, sacche per la conservazione del sangue, apparecchiature per analisi per il personale sanitario. Da mesi il Centro Trasfusionale del Nosocomio subiva furti di ogni tipo, regolarmente denunciati. Le accurate indagini condotte dalla Squadra Mobile avevano permesso di individuare una rosa di soggetti che potevano aver commesso i vari furti. Le risultanze investigative sono state trasmesse alla Procura della Repubblica che ha autorizzato gli investigatori a procedere a mirate perquisizioni. L’attività di ricerca ha dato esito positivo all’interno dell’abitazione del giovane di Calascibetta che aveva occultato parte della refurtiva in casa. Il giovane aveva anche scattato delle fotografie della refurtiva che custodiva sul cellulare così come altre foto sarebbero state utili per commettere ulteriori furti di oggetti da lui individuati. Faceva ingresso di notte nella struttura ospedaliera con la scusa di andare ad accudire la nonna ricoverata per settimane in ospedale e dopo un’iniziale reticenza, ammetteva di aver commesso ben 15 furti, asportando ogni cosa che potesse risultare utile. Egli stesso conosceva il Centro Trasfusionale poiché donatore di
sangue, quindi in quelle occasioni studiava cosa e come rubare. Ha asportato materiale medico e sanitario solamente per far danno al reparto preso di mira, visto che parte del materiale trafugato è stato rinvenuto dagli inquirenti in una scarpata vicino lo svincolo di Enna dell’autostrada Catania-Palermo. I genitori del giovane erano totalmente all’oscuro delle azioni del figlio. Dopo la catalogazione di tutta la refurtiva recuperata, la stessa, sarà riconsegnata all’azienda sanitaria, che la farà utilizzare al personale sanitario per la cura dei pazienti, ove possibile. Il giovane è è stato deferito alla Procura della Repubblica di Enna per furto aggravato continuato.
rlferrara