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Deliberazione 48/2020/PRS.

Deliberazione 48/2020/PRS. È racchiusa in questa sigla, la missiva bomba sganciata stamattina, via mail certificata, su Palazzo di città. Mittente la Corte dei Conti, sezione di controllo per la regione Sicilia, magistratura speciale che soprassiede al buon andamento della contabilità pubblica, con funzioni neutrali e obiettive, che in sette fitte pagine descrittive, ritiene di “ stigmatizzare i gravi ritardi nell’approvazione degli strumenti contabili del comune di Piazza Armerina, nonostante la presenza di un commissario ad acta nonché una gestione finanziaria evidentemente aliena a qualunque canone normativa e improntata alla massima discrezionalità “. La notizia ha percorso, fulmineamente, tutti i corridoi e le stanze municipali, in un’atmosfera frammista a incredulità e stupore. “Cose gravi” per alcuni, “allucinanti”per altri, comunque una “ bastonata” per molti. A poche settimane dal dissesto finanziario, un’altra pesante tegola si abbatte sul capo dell’amministrazione comunale, in piena emergenza sanitaria ed economica, con una dura reprimenda dei magistrati contabili su quello che definiscono “ un modus operandi che potrebbe aver già prodotto significativi danni all’erario comunale per effetto della mancata o ritardata erogazie dei trasferimenti erariali, conseguente alla mancata approvazione degli strumenti di bilancio 2018/2020 e del rendiconto dell’anno 2017”. Un comune agire che la Corte definisce “ sorprendente e slegato da vincoli e controlli”. Dal suo canto l’opposizione tace ma preannunzia interventi massicci a sostegno delle tesi già in precedenza esposte, financo, con svariati esposti agli organi competenti su atti gestionali considerati al di sopra ed al di fuori di ogni contesto di legge, mentre l’assessore al bilancio dell’epoca Alessio Cugini, in uno con il vicesindaco ed attuale titolare della delega Flavia Vagone minimizzano e si dicono pronti “a fornire entro 60 giorni ampie contro deduzioni sulle contestazioni mosse all’operato della giunta Cammarata, ribadendo, come l’amministrazione abbia tentato di evitare il dissesto, approvando un piano di riequilibrio con l’opposizione in ritirata, al fine di scongiurare un danno erariale”. Invero nel provvedimento finale, il collegio contabile accerta le gravi irregolarità evidenziate con le motivazioni elencate e concede il termine di legge, peraltro cogente, di sessanta giorni per trasmettere alla Corte medesima le relazioni correttive, relative ai documenti contabili incriminati per gli anni 2017/2018/2020. Un’azione correttiva chiara e netta, volta a garantire la legalità e la regolarità della gestione contabile e finanziaria del comune piazzese, con il pieno rispetto delle regole in materia. E come se non bastasse, la vicenda rischia di sfociare in un altro doloroso capitolo giudiziario, anche in sede penale, poiché la medesima magistratura contabile ha disposto la trasmissione degli atti d’ufficio alla procura regionale della Corte dei Conti ed alla Procura della Repubblica di Enna per i provvedimenti di competenza. Continua a piovere sul bagnato sui conti comunali piazzesi, senza che all’orizzonte, appaia una soluzione chiarificatrice e riformatrice dell’assetto finanziario municipale.
rlferrara