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TRUFFA ALL’U.E. SUI CONTRIBUTI AGRICOLI: 23 INDAGATI, SEQUESTRATI IMMOBILI E CONTI CORRENTI.

OPERAZIONE TERRE DI NESSUNO

Sequestrati dalla Procura della Repubblica di Enna immobili e conti correnti e 23 persone indagate per truffa all’Unione Europea.

Questo è il bilancio dell’operazione di una vasta attività di indagine condotta dai Carabinieri e dalla Guardia di Finanza ennese coordinata dal Sostituto Procuratore dott. Domenico Cattano che ha dato seguito all’ordinanza emessa dal gip dott. Vittorio Giuseppe La Placa.

L’indagine è sfociata oggi nella esecuzione al sequestro preventivo per equivalente per un valore pari a 280 mila euro, nei confronti di: B.C.M.R, M.A.G., L.P.G., R.F.S., F.A., F.S., I.S.A., Z.F., F.N.A., G.P., M.F.A., C.A, G.A., T.C. e D.M.S.M.D. residenti nelle provincie di Enna, Messina e Catania, tutti indagati per i reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falso.

Numerose le aziende agricole controllate dai militari dell’Arma e dalle Fiamme Gialle. E attraverso l’esame della documentazione contabile ed amministrativa e l’esecuzione di numerosi controlli hanno scoperto una articolata truffa di oltre 280.000,00 euro perpetrata ai danni dell’Unione Europea.

L’indagine odierna conferma in modo inequivocabile che i soggetti interessati non solo avevano utilizzato indebitamente particelle catastali di terreni ricadenti nel territorio siciliano, ma anche beni demaniali siti in Sicilia ed in altre Regioni d’Italia, attraverso la presentazione di falsi contratti di conduzione e/o dichiarazioni sostitutive. I falsi e le truffe sarebbero state realizzate inoltre grazie alla complicità di operatori dei CAA (Centri Assistenza Agricola), presso i quali è stato riscontrato come le credenziali assegnate dal SIAN (Sistema Informatico Agricolo Nazionale) e legate in modo esclusivo all’operatore o responsabile di sede, venivano fraudolentemente utilizzate anche da soggetti terzi collusi.